Operazione contro la Camorra. Tredici persone sono state arrestate a Caserta. Volevano riorganizzare il clan dei Casalesi.
CASERTA – Operazione contro la Camorra nelle prime ore di mercoledì 7 luglio. Il blitz dei carabinieri e della polizia è scattato al termine di una lunga indagine condotta negli ultimi sei mesi. Le tredici persone finite in manette stavano cercando di riorganizzare il clan dei casalesi e per farlo utilizzavano dei metodi estorsivi, una volta gestita dai clan Schiavone, Zagaria, Bidognetti e Iovine.
Nelle prossime ore gli inquirenti effettueranno tutti gli approfondimenti del caso per capire la posizione delle persone coinvolte in questa indagine. E non si escludono ulteriori arresti in futuro.
Come agivano gli arrestati
I tredici arrestati agivano sempre allo stesso modo sotto la guida di Reccia e Ucciero, due persone uscite dal carcere per la fine pena e subito in azione per mettere un meccanismo mafioso che utilizzavano i precedenti clan. Gli imprenditori venivano minacciati e in alcuni casi picchiati a scopo estorsivo.
Un metodo scoperto dagli inquirenti negli ultimi sei mesi con un’indagine condotta dalla Procura in collaborazione con la polizia e i carabinieri. Le accuse nei confronti degli indagati, come riportato da Sky TG24, sono quelle di diverse estorsioni aggravate dal metodo mafioso, perpetrate con lo scopo di agevolare una organizzazione mafiosa.
Il pugno duro contro la mafia
L’ennesimo blitz contro la Camorra è una conferma del pugno duro da parte dello Stato contro la mafia. Sono diverse le indagini in corso e non si escludono ulteriori operazioni nelle prossime ore per smantellare altri clan e famiglie.
Le indagini effettuate a Caserta hanno portato al fermo di 13 persone, ma le indagini sono in corso e non si escludono ulteriori fermi. Bisognerà anche valutare la posizione delle persone fermate in questo blitz condotto dalla Procura insieme a carabinieri e polizia.